logo della Repubblica italiana
00007/2024

Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico

per la predisposizione e l’aggiornamento del Piano Triennale dell’Offerta Formativa: aa.ss. 2025-2028

Descrizione

Al Collegio dei Docenti
e p.c. Al Consiglio d’Istituto
Alla RSU
Ai Genitori
Al personale ATA
All’Albo/ Al Sito
Amministrazione Trasparente
Agli Atti
Oggetto: Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico per la predisposizione e l’aggiornamento del
Piano Triennale dell’Offerta Formativa: aa.ss. 2025-2028
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Vista la Legge n. 59 del 1997, sull’autonomia delle istituzioni scolastiche;
Visto il DPR n. 275/1999;
Vista la Legge n. 107 del 2015, che ha ricodificato l’art. 3 del DPR 275/1999;
Visto il D.Lgs. n. 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni in merito ai compiti e alle funzioni
dellaDirigenza scolastica;
Vista la Legge n. 107 del 13 luglio 2015 (d’ora in poi Legge) recante: la “Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti”;
Vista la Nota 39343 del 27 settembre 2024 avente per oggetto “Sistema Nazionale di
Valutazione (SNV) – indicazioni operative in merito ai documenti strategici delle
istituzioni scolastiche (Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano
triennale dell’offerta formativa)”;
Preso atto della restituzione dei dati INVALSI;
Tenuto conto degli esiti dell’autovalutazione di Istituto, con particolare riferimento alle criticità, alle potenzialità, ai punti di forza e di debolezza emersi nel rapporto di Autovalutazione e delle conseguenti priorità individuate con i traguardi, gli obiettivi di processo da raggiungere e i traguardi, che sono stati individuati nel Piano di Miglioramento, già definiti nel RAV;
Vista la L. 92/2019 che introduce l’insegnamento scolastico dell’Educazione Civica;
Viste le Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica adottate con D.M. 183 del
07/09/2024;
Considerato che l’insegnamento dell’Educazione Civica contribuisce alla formazione di cittadini
responsabili e attivi e alla promozione di una piena e consapevole partecipazione alla
vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei
doveri;
Considerato inoltre che l’insegnamento dell’Educazione Civica promuove la conoscenza della
Costituzione italiana e delle istituzioni dell’Unione europea, la condivisione dei
principi di legalità, cittadinanza attiva e digitale, sostenibilità ambientale e diritto alla
salute e al generale benessere della persona;
Visto il R.A.V dell’Istituto;
Preso atto che: l’art.1 della Legge, ai commi 12-17, prevede che:
• le istituzioni scolastiche predispongono entro il mese di Ottobre il Piano triennale
dell’offerta formativa;
• il Piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi
per le attività dellascuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti
dal Dirigente Scolastico;
• il Piano è approvato dal Consiglio d’Istituto;
• il Piano viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità
con i limiti di organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal
medesimo USR al MI;
• una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà
pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;
• il Piano può essere rivisto annualmente entro Ottobre.
Considerato
che
a. le innovazioni introdotte dalla Legge mirano alla valorizzazione dell’autonomia
scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e
attuazione del Piano dell’Offerta FormativaTriennale;
b. la Legge rilancia l’autonomia scolastica per innalzare i livelli di istruzione e le
competenze degli alunni, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per
contrastare le diseguaglianze socioculturali e territoriali, per prevenire e
recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica;
c. per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel Piano le istituzioni scolastiche si
possono avvalere diun organico potenziato di docenti da richiedere a supporto
delle attività di attuazione;
Tenuto conto del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuitoa
costruire l’identità dell’Istituto;
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n. 275/1999, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della Legge n.107/2015, il seguente Atto di Indirizzo al Collegio dei docenti orientativo della pianificazione dell’Offerta Formativa Triennale, dei processi educativi e didattici e delle scelte di gestionee di amministrazione.
Il Piano Triennale dell’Offerta formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’istituzione manifesta all’esterno la propria identità, bensì come programma di strutturazione precipua del curricolo, delle attività progettuali, dell’organizzazione, dell’impostazione metodologico-didattica, dell’utilizzo, valorizzazione e promozione delle risorse umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma che, al contempo, la caratterizzano e la distinguono.
PRECISA
che il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto,
l’identificazione e l’attaccamento all’Istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello operativo inclusivo vocato al miglioramento continuo di tutti iprocessi afferenti alla scuola, non possono realizzarsi per effetto delle azioni poste in essere dalla Dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità. Il che implica di agire oltre l’esecuzione di compiti ordinari, anche se fondamentali, superando la dimensione del mero
adempimento burocratico. In tale ottica, il Collegio dei Docenti è chiamato ad aggiornare il PTOF secondo quanto di seguito individuato dal Dirigente:
1. L’elaborazione del PTOF deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento alla vision (la scuola che forma l’uomo ed il futuro cittadino responsabile e consapevole del proprio sapere, saper essere e saper fare) e alla mission (favorire lo sviluppo delle competenze culturali e sociali in funzione del successo formativo di ciascuno) condivise e dichiarate per il triennio, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni ha contribuito a costruire l’immagine della scuola.
2. La progettazione curricolare ed extracurricolare avrà come obiettivo il conseguimento, da parte di tutti gli studenti, delle competenze indispensabili ad affrontare il cambiamento in atto. Il Curricolo dovrà, pertanto, essere fondato sul rispetto dell’unicità della persona e sull’equità della proposta formativa: la scuola contempla i punti di partenza degli alunni nella loro diversità e si impegna ad offrire a tutti adeguate e differenziate opportunità formative per valorizzare il potenziale talento di ciascuno. Saranno individuati percorsi e sistemi funzionali al recupero delle carenze e al potenziamento e alla valorizzazione del merito.
3. La scuola, inoltre, dovrà garantire l’unitarietà del Sapere. I risultati di apprendimento devono far riferimento agli obiettivi formativi specifici dei diversi gradi e ordini di scuola, promuovendo un’impostazione pedagogica volta a superare l’isolamento dei saperi e delle competenze.
Si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:
a) Potenziare le competenze linguistiche e quelle logico-matematiche.
b) Prevenire e contrastare la dispersione scolastica e ogni forma di insuccesso.
c) Promuovere le competenze sociali e civiche, lo spirito di iniziativa e di imprenditorialità.
d) Definire un sistema di orientamento che contribuisca a garantire il pieno successo formativo di ogni alunno.
e) Educare alla pari opportunità, per prevenire anche la violenza di genere.
f) Potenziare gli strumenti didattico-laboratoriali per promuovere l’innovazione.
g) Favorire la formazione dei docenti per lo sviluppo di una cultura digitale condivisa.
h) Adottare strumenti organizzativi e tecnologici nel rispetto della trasparenza, dello scambio di informazioni e della dematerializzazione.
AZIONI PER IL MIGLIORAMENTO
Le traiettorie di miglioramento continuo saranno tracciate attraverso le seguenti azioni:
1. Implementare la realizzazione di setting d’aula adeguati all’attuazione di metodologie didattiche innovative.
2. Analizzare i risultati delle prove standardizzate dei precedenti al fine di individuare i punti di forza e di debolezza.
3. Favorire l’inclusione nel rispetto delle differenze.
4. Progettare attività di recupero e di potenziamento.
5. Implementare le attività progettuali svolte inaccordo con enti, associazioni ed altre agenzie
formative del territorio.
6. Potenziare l’integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie.
7. Realizzare un curricolo per competenze con percorsi educativi che prestino particolare attenzione alla cittadinanza attiva, alla pratica di vita democratica, all’avvicinamento degli alunni alle istituzioni, alla sensibilizzazione ai problemi dell’ambiente, alle tematiche di rilevanza sociale, al rispetto dell’altro, all’uso responsabile dei social network
ATTIVITA’ DI CONTINUITA’ E DI ORIENTAMENTO
Sul ruolo orientante della scuola bisogna riprendere la parte introduttiva delle Indicazioni Nazionali 2012 dove, nella descrizione del complesso scenario della società contemporanea, caratterizzata da continui cambiamenti, incertezze e discontinuità, viene messa ben in evidenza la complessità del paesaggio educativo che costituisce il contesto prioritario per “l’apprendimento e il saper stare al mondo. In questa direzione i saperi di base devono essere acquisiti come fondamento irrinunciabile dell’apprendimento per tutto l’arco della vita. La scuola non deve in questo senso preoccuparsi di inseguire i continui e i repentini
cambiamenti delle tecnologie e dell’organizzazione del mondo del lavoro quanto piuttosto deve
preoccuparsi “di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa
affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri”.
Le esperienze positive che si sono effettuate nel corso degli anni potrebbero riformulare percorsi nuovi per un orientamento efficace attraverso le seguenti azioni:
a. Progettare percorsi didattici (in)centrati sulla conoscenza di sé tesi ad orientare gli alunni nella progressiva costruzione di un “progetto di vita”.
b. Attivare misure didattiche per accompagnare gli alunni nel proprio percorso scolastico.
c. Accompagnare gli alunni nei passaggi da un ordine e grado di scuola all’altro.
d. Adottare un sistema di valutazione comune e condiviso nell’ambito dell’Istituto.
A tal fine, il “docente tutor” nella scuola secondaria di primo grado dovrà coordinare le pratiche orientanti all’interno del Consiglio di classe e contribuire con azioni mirate a progettare, in sede collegiale, attività di orientamento per fare emergere le esigenze specifiche degli alunni. Un compito impegnativo di accompagnamento individuale che richiede un serio impegno di formazione.
AZIONI PER GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Il nostro Istituto deve essere una Scuola inclusiva che dà il giusto spazio a ciascun membro della comunità.
A tal fine si propone di:
a. formare le classi in modo equieterogeneo, tenendo conto di tutte le caratteristiche di
apprendimento e relazionali degli alunni;
b. promuovere il confronto e l’empatia come atteggiamenti fondanti della crescita personale e umana di ogni soggetto della comunità scolastica;
c. applicare metodologie didattiche varie e adatte ai diversi stili;
d. adeguare il Piano per l’Inclusività alle esigenze, in divenire, degli alunni e delle loro famiglie;
e. mettere in campo azioni mirate al superamento delle difficoltà di integrazione e di inclusione,
all’accoglienza e al sostegno per le famiglie, al raggiungimento del successo formativo degli
alunni BES;
f. attenzionare ogni forma di “disagio”, nell’ascolto dei bisogni formativi di ciascun alunno affinché nessuno resti indietro;
g. garantire pari opportunità formative all’interno del percorso scolastico, contrastando ogni forma di discriminazione, di cyberbullismo, di bullismo e di prevaricazione nel pieno rispetto del dettato Costituzionale.
CURRICOLO DI EDUCAZIONE CIVICA
In coerenza con delle linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica adottate con D.M. 183 del 07/09/2024 e al fine di favorire l’unitarietà stessa del curricolo, la trasversalità e la contitolarità dell’insegnamento, la revisione del curricolo sarà articolata in tre nuclei concettuali fondamentali:
1)Costituzione
2) Sviluppo economico e sostenibilità
3)Cittadinanza digitale
All’interno di ciascuno dei nuclei, e nell’arco delle 33 ore annuali previste, dovranno essere proposte attività in grado di sviluppare conoscenze e abilità in ordine all’educazione alla cittadinanza attiva, all’educazione alla salute e al benessere psicofisico, all’educazione al rispetto, all’educazione ambientale e digitale, unitamente ad altri approfondimenti utili alla crescita umana, civile e democratica delle studentesse e degli studenti.
Il Collegio dei docenti dovrà individuare criteri di valutazione della disciplina dell’Educazione Civica coerenti con le conoscenze, abilità e competenze indicate nel curricolo di Educazione Civica.
A tale scopo, è necessario promuovere occasioni di progettazione didattica, confronto metodologico–didattico e condivisione di pratiche e strategie efficaci per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle nuove Linee Guida, in coerenza con l’intera progettualità del PTOF e gli obiettivi di miglioramento del RAV.
RIEPILOGO
Il PTOF dovrà includere:
• l’offerta formativa;
• il curricolo verticale e le attività progettuali;
• i Regolamenti.
• l’attività formative per gli studenti, per il personale docente ed ATA.
• I percorsi formativi e le iniziative diretti all’orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti.
• le azioni per favorire l’inclusione degli alunni stranieri, ROM, adottati e figli di genitori separati.
• le azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali degli alunni e del personale mediante le risorse del Piano Nazionale per la Scuola Digitale.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Dott.ssa Giovanna Falzarano
FIRMATO DIGITALMENTE

Allegati

Ulteriori informazioni

Protocollo: 4151 del 16-10-2024